Call Secondo Volume "Opera Prima" collana People_Places_Architecture

26/09/2022

La collana People_Places_Architecture, con Opera Prima, invita giovani ricercatori di età inferiore ai 35 anni al momento della presentazione della proposta a sottomettere delle proposte di libri.

Il manoscritto deve essere in Italiano o in Inglese. La pubblicazione del libro – la cui lunghezza deve variare da 40.000 a 50.000 parole – sarà regolata da un contratto di edizione tra la Firenze University Press e l’Autore. Le spese di pubblicazione saranno a carico dell’Unità di Ricerca Interdipartimentale Florence Accessibility Lab.

Per perseguire i propri obiettivi culturali, la collana People_Places_Architecture definisce annualmente un tema a cui le diverse proposte editoriali dovranno conformarsi. Per l’edizione 2023, il tema quadro è: “L’inclusione attraverso il gioco. Aree gioco accessibili e multiculturali”.

Il Tema potrà essere declinato rispetto ai seguenti scenari:

  • Aree demaniali
  • Aree verdi urbane
  • Spazio pubblico urbano
  • Spazi aperti di pertinenza di edifici per la collettività

Il gioco è un potente strumento di inclusione sociale. Questo vale in particolare per i bambini e assume un significato specifico per i bambini disabili e per i bambini che provengono da una cultura diversa da quella dominante in un dato luogo e in un dato tempo. Rendere le aree gioco più inclusive aiuterebbe ogni bambino – indipendentemente dalle abilità che esprime e dalla cultura cui appartiene – a costruire la propria personalità nel confronto con gli altri, contribuendo alla creazione di una società più aperta, accogliente e solidale. Purtroppo, le aree gioco per bambini sono solitamente luoghi fortemente standardizzati, frutto dell’assemblaggio di attrezzature scelte a catalogo aliene dal contesto di riferimento, povere di stimoli e incapaci di innescare proficue relazioni sociali. Troppo spesso, le attività di gioco sono ripetitive, meccaniche, noiose; contribuiscono in maniera limitata, se non controproducente, allo sviluppo del bambino e alimentano un approccio al gioco povero e passivo. È rara la presenza di opportunità di gioco adeguate anche ai bambini disabili. Gli spazi gioco per bambini, al contrario, dovrebbero essere pensati come veri e propri playscape ben integrati nel contesto di intervento, in dialogo con la natura e capaci di favorire l’incontro e l’arricchimento reciproco tra bambini con percorsi di vita diversi mediante soluzioni capaci di divertire, di creare relazioni, di affrontare sfide fisiche ed emotive, di allentare le tensioni e di stimolare la creatività, l’espressione e la conoscenza di sé e dell’altro.

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