L’Isola che (non) c’è

La letteratura russa per l’infanzia in Italia (1945-1991)

06/03/2023

Il volume offre una prima ricognizione della letteratura russa per bambini e ragazzi pubblicata in Italia dal 1945 al 1991. Si tratta della prima opera monografica in lingua italiana che indaga sistematicamente su questo tema. La metodologia utilizzata è duplice: dal punto di vista della storia dell'editoria dà conto del contesto storico, sociale e letterario dell'Italia del dopoguerra, soffermandosi in particolare sulle relazioni culturali tra Italia e URSS. Dall'altro lato, viene condotta un'analisi testuale su una selezione di libri russi per ragazzi pubblicati in italiano in quel periodo, sulla base delle più recenti teorie della traduzione in riferimento alla letteratura per l'infanzia.

La prima parte del libro riguarda la storia dell'editoria russa per l'infanzia in Italia.

Il primo capitolo delinea brevemente il contesto italiano in cui è apparsa l'editoria per l'infanzia nel periodo 1945-1991. L'obiettivo è quello di tracciare le coordinate generali all'interno delle quali si inseriscono i testi analizzati nella seconda parte del libro. Il secondo capitolo si concentra sulla storia delle relazioni culturali ed editoriali tra Italia e Unione Sovietica nei decenni successivi alla fine della Seconda guerra mondiale. Le relazioni culturali costituiscono un canale privilegiato in cui i due mondi - italiano e sovietico - potevano dialogare sul terreno comune della letteratura e delle arti. In tale contesto la letteratura per l'infanzia russa prosperò, rispetto ai decenni precedenti. A causa del gran numero di pubblicazioni, nella seconda parte del libro è stata fatta una selezione per concentrarsi sui testi più rappresentativi del periodo (in termini di quantità), ovvero le fiabe e le opere classiche adattate per bambini. Il terzo capitolo traccia una breve storia del repertorio fiabesco russo in Italia, poiché le fiabe e le favole russe sono il genere più longevo e significativo per il lettore italiano. Nel quarto capitolo vengono prese in considerazione le opere dei grandi scrittori del XIX e XX secolo. Le loro storie sono state oggetto di continue trasformazioni e riscritture, sia in termini di contenuto che di forma.

La conclusione fornisce alcuni spunti per rispondere alle domande poste all'inizio del libro: qual è l'immagine della letteratura russa per ragazzi che i lettori italiani hanno potuto sviluppare dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta? Attraverso quali progetti di traduzione i libri russi per bambini e ragazzi sono diventati patrimonio della cultura italiana? È possibile individuare qualche strategia nell'approccio approccio traduttivo a questi testi?