Ai margini del contado

26/10/2022

Nel XII e XIII secolo, con l'affermarsi dei comuni cittadini nell'Italia settentrionale e centrale, il mondo rurale subisce profonde trasformazioni economiche, sociali e politiche. La popolazione crebbe, le terre incolte furono ampiamente colonizzate e i signori rurali, che erano stati dominanti, furono obbligati a contrattare con i governi civici e la crescente comunità rurale. Queste comunità, sempre più popolate e organizzate, si sono imposte come elementi attivi in ​​questa arena politica grazie soprattutto alle élite emerse ovunque attraverso nuovi mezzi di distinzione sociale e mobilità.

Il libro offre una reinterpretazione critica di questi fenomeni alla luce della ricca documentazione relativa a Sabbion, piccolo borgo situato nel territorio di Cologna Veneta, ai margini del contado veronese verso i distretti di Vicenza e Padova, area soggetta alla forte influenza dei conti di Vicenza e dei marchesi d'Este. Ancora in gran parte inesplorata, questa documentazione è stata conservato nell'archivio della chiesa agostiniana di S. Giorgio in Braida di Verona, detentore della signoria su Sabbion; ha consentito un'analisi socio-antropologica e comparativa approfondita di una società piccola e relativamente omogenea, priva di milizie locali e costantemente lacerata da conflitti, ma comunque capace di sviluppare proprie forme di autorappresentazione e azione politica.