I (primi) 150 anni della Tavola Periodica di Mendeleev

Una conferenza organizzata dalla rivista scientifica internazionale Substantia edita dalla Firenze University Press

Il 2019 è un anno interessante per le celebrazioni degli anniversari. Fra i tanti, il primo allunaggio nel 1969, la nascita di Primo Levi nel 1919 e la morte di Leonardo da Vinci nel 1519.

È anche il 150° anniversario della pubblicazione della Tavola Periodica degli Elementi Chimici di Mendeleev.

L'UNESCO ha dichiarato il 2019 come "International Year of the Periodic Table" (IYPT).

Il genio del chimico russo, che fu vicino a vincere il Premio Nobel nel 1906, ci ha lasciato uno dei più straordinari sistemi per comprendere e classificare gli elementi, una dimostrazione della capacità della ragione umana di investigare la più profonda natura della materia, e prevederne il comportamento. È uno spettacolare esempio di come lo scienziato coglie e riordina i dati che provengono dalla realtà, assegnando la corretta priorità e interpretazione alle osservazioni sperimentali. E ci piace ricordare che dall'originale intuizione di Mendeleev si sono prodotti nel corso degli anni un'infinità di studi che hanno condotto, talora con aspre dispute, a riempire le "caselle" lasciate vuote da Mendeleev nella versione originale della Tavola. Ancora oggi la Tavola Periodica è fonte di ricerca e di spunti per il futuro, basti citare come esempio la cosiddetta "isola di stabilità" degli elementi ultrapesanti.

Nell'occasione, la rivista scientifica internazionale dell'Università di Firenze "Substantia. An International Journal of the History of Chemistry" sta per pubblicare sei volumi speciali dedicati alla Tavola Periodica e ad argomenti di ampio interessi quali l'acqua, l'energia, la sostenibilità, la "open science".

Ogni fascicolo è curato da esperti di fama internazionale: An Energy Transition To Save The Planet (Vincenzo Balzani, Università di Bologna) Open Science (Luigi Campanella, La Sapienza) Water in biology: What is so special about it? (Marc Henry, Università di Strasburgo) Development of the periodic system and its consequences (Mary Virginia Orna, ChemSource Inc. e Marco Fontani, Università di Firenze) History of Energy Technologies and Lessons for the Future (Seth C. Rasmussen, North Dakota State University) The Periodic System, a history of shaping and sharing (Brigitte Van Tiggelen, Science History Institute; Annette Lykknes, Tiggelen, Science History Institute, Paris; Luis Moreno-Martinez, Moreno, Institute “López Piñero” for the History of Medicine and Science).

Il lancio dei volumi speciali e le celebrazioni per l'anno internazionale della Tavola Periodica troveranno il culmine in occasione del simposio internazionale “The Periodic Table: our Legacy for Current Challenges” che avrà luogo il 27 Novembre 2019 a partire dalle 10.00, presso la Sala Brunelleschi all'interno dello Spedale degli Innocenti in Piazza SS. Annunziata a Firenze.

L'evento è organizzato dall'Università di Firenze, dalla rivista Substantia e dalla Fondazione Ferroni.

Il programma prevede: Greetings and Introduction - Luigi Dei | Rettore dell'Università di Firenze The celebration of the Periodic Table - Pierandrea Lo Nostro | Responsabile scientifico di Substantia Overlook on Substantia - Duccio Tatini | Università di Firenze Sending light on the Periodic Table - Vincenzo Balzani | Università di Bologna International Year of the Periodic Table. The art of commemorating and what history of science can do for scientists - Brigitte Van Tiggelen | Science History Institute, Paris The Women Behind the Periodic System and What These Stories Can Teach us About Science? - Annette Lykknes | Norwegian University of Science and Technology, Trondheim.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: https://riviste.fupress.net/index.php/subs

È nostro il profondo convincimento che solo uno sguardo attento e riconoscente al lavoro di chi ci ha preceduto permette di far fronte alle sfide nel presente e di operare per un futuro fatto di prosperità, sostenibilità e consapevolezza. Questo è lo spirito con cui ci siamo messi all'opera.