Riscoperti in Sicilia i serpenti-arma degli antichi Greci: studio pubblicato su <b>Acta Herpetologica</b>

Pubblicato su Acta Herpetologica la ricerca di un team di zoologi che ha individuato una rara popolazione di boa delle sabbie (Eryx jaculus), rettili ritenuti estinti in Italia alla fine del Terziario e poi nell’ultimo secolo scambiati per vipere

Le prime segnalazioni risalivano già agli anni Trenta, in Sicilia. Ma Eryx jaculus, il boa delle sabbie (nella foto) non era inserito tra la fauna italiana ed era ritenuto estinto alla fine dell’era Terziaria.

Finché - colpo di scena - è stata scoperta di recente una popolazione di questa specie a Licata, in provincia di Agrigento, dove un team di zoologi (Gianni Insacco del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, Filippo Spadola dell’Università veterinaria di Messina, Salvatore Russotto e Dino Scaravelli dell’Università di Bologna) ha avuto modo di studiarlo e di formulare le prime ipotesi rispetto alla sua provenienza.

Tre dei sei esemplari ritrovati sono stati catturati dagli studiosi e tenuti in cattività per essere studiati e fotografati, per poi essere rilasciati nel luogo in cui erano stati avvistati. Gli altri tre sono stati rinvenuti morti e sono adesso conservati al Museo Civico di Storia Naturale di Comiso.

È una scoperta importantissima”, spiega Gianni Insacco, direttore scientifico del Museo Civico di Storia Naturale di Comiso. “Si tratta della prima segnalazione a livello italiano di una specie che nel nostro paese si riteneva estinta. Eryx jaculus è una delle specie di serpenti più rare in Europa e rappresenta l’unica specie Boa del Continente”.

Testo di di Viviana Monastero

tratto da: National Geographic