La forza delle comunità locali

Nell’era del globalismo le persone attraversano confini politici e geografici sia virtualmente che fisicamente, comunicano attraverso l’etere e, viaggiando e migrando, rendono le società sempre più eterogenee. Dovremmo quindi attenderci che le comunità locali diventino sempre più marginali, svuotate e anacronistiche, e che si realizzi un crescente disaccoppiamento tra la forma comunitaria e lanbase reale delle relazioni interpersonali.

Al contrario, le comunità locali rimangono più che mai centrali nella costruzione del significato della nostra vita, poiché costituiscono l’unico ordine simbolico capace di valorizzare (anche) le caratteristiche che uniscono le persone. In effetti, le comunità locali rappresentano quel milieu sociale – più ampio delle nozioni di famiglia e di parentela; più inclusivo, ma anche più ristretto, delle nozioni di società e di Stato – che racchiude sia la vicinanza e la somiglianza, sia la distanza e la differenza. In esse le gradazioni intermedie della sociabilità – le associazioni interpersonali più e meno strette – vengono organizzate e possono perdurare. Ebbene, perché le comunità locali sono ancora oggi i “luoghi di vita” più rilevanti per il nostro ben-essere? Per rispondere, rielaboriamo liberamente i contributi di Giacomo Becattini, la cui domanda di ricerca era “cosa c’è di locale nei luoghi”, ovvero quali sono i peculiari punti di forza delle comunità locali. Accanto alla discussione di alcune determinanti economiche, Becattini si concentrava sulla “cultura sociale”, una categoria ereditata dal suo maestro Alberto Bertolino. Nei Capitoli del libro esaminiamo come la cultura sociale si radichi localmente sia nella dimensione di cultura materiale, sia in quella di cultura simbolica.

Esploriamo come l’interazione concreta con le cose possa in parteplasmare i comportamenti, le attitudini e perfino lo stile cognitivo; come il formarsi di identità collettive e la trasmissione di narrative possa modulare il repertorio di simboli e di valori che costituisce una comunità; come possano strutturarsi dispositivi pratici in grado di coordinare le azioni e perfino le credenze degli abitanti di un luogo. Indefinitiva, affinché un “posto” acquisisca senso per chi lo vive e diventi una comunità locale, occorre che, accanto alla prossimità territoriale, possano affermarsi altre forme di prossimità, da quella relazionale (anche online), a quella dell’immaginario, da quella cognitiva a quella istituzionale. Oggi un luogo non è dove si sta fisicamente vicini, bensìdove si intersecano almeno alcune delle maggiori forme di prossimità.