Quattro matrimoni e una biblioteca. Storia di una raccolta libraria e delle vite nascoste tra le sue pieghe

Da una collezione di libri appartenuti a un misterioso avvocato spagnolo, nato alla metà dell’800, prende il via una ricerca storico-biografica che approda a un personaggio femminile di notevole interesse, Marie Louise La Farge, una donna di cui si erano perse completamente le tracce. Era una ricca americana di origini francesi (sorella del famoso pittore John La Farge), e fu al centro delle cronache di New York verso la fine dell’Ottocento per un clamoroso divorzio, quattro matrimoni molto chiacchierati e una vita in generale piuttosto eccentrica, spartita tra salotti altolocati e ippodromi internazionali. Costretta a rifugiarsi in Europa per sottrarsi al linciaggio morale della cosiddetta buona società, dopo aver vissuto a Londra, a Parigi, a Roma, Marie Louise La Farge morì a Firenze quasi al volgere del secolo, dove poco prima aveva portato a termine anche l’ultimo atto della sua sfrontata esistenza: un testamento con il quale denunciava il quarto marito per aver approfittato del suo denaro, e tutti coloro che in precedenza avevano goduto dei suoi beni. Fu allora un estremo gesto di ribellione, suscettibile oggi anche di interpretazioni in chiave proto femminista, che riaccese gli ultimi bagliori delle cronache sulla sua vita, per consegnarla però subito dopo a un oblio che sarebbe durato per sempre, se non ci fosse stata.. una biblioteca. Tutta la sua storia infatti è riemersa dalle note di possesso (timbri e firme) lasciate dai mariti di questa donna scandalosa sui libri di un avvocato spagnolo, artefice principale di una raccolta donata alla biblioteca di Lettere negli anni Trenta del secolo scorso da una erede della stessa La Farge. Così la vita sepolta di questa americana è ricomparsa tra le pagine di una collezione che ne è stata custode silente per oltre un secolo, permettendo, allo stesso tempo, attraverso tracce della medesima natura e dall’esame della sua fisionomia bibliografica di delineare anche il profilo intellettuale di uno studioso spagnolo poco noto ai suoi stessi conterranei. La narrazione è articolata attorno a tre filoni: la vita di Marie Louise La Farge, la biografia dell’avvocato spagnolo, con particolare riferimento al suo profilo intellettuale, e la storia della raccolta, quale sintesi e specchio di entrambi i personaggi. Segue un’appendice con il testamento di Marie Louise La Farge ritrovato a Firenze, e quello di sua figlia Marie Louise Wight, conservato a New York.Per l’indagine l’autrice si avvalsa di documenti originali dell’epoca provenienti dalla stampa americana e internazionale, di ricerche d’archivio e della consulenza di Beatrice La Farge, discendente della numerosa famiglia di Marie Louise.